«Non si amano i concetti, non si ama un’idea; si amano le persone»

La questione dei migranti è sulla bocca di tutti. Fa discutere, e divide. I politici ne fanno uso pensando alle elezioni, l’opinione pubblica oscilla tra la paura dell’invasione e la disponibilità all’accoglienza, i media un po’ raccontano è un po’ strumentalizzano in varie direzioni.

La mostra Migranti: la sfida dell’incontro, da sabato 25 marzo fino a domenica 2 aprile ospitata nella Chiesa di San Pietro in Vinculis (realizzata dalla Fondazione “Meeting per l’amicizia tra i popoli” e proposta in città da Arcidiocesi di Pisa, Caritas e Centro Culturale San Ranieri con la collaborazione della Libreria Pellegrini) lancia una provocazione: proviamo ad affrontare l’argomento non anzitutto come un “problema”, ma guardando negli occhi gli uomini e le donne che emigrano.

Proviamo a chiederci chi è quell'”altro” che bussa alle porte delle nostre società, da quali terre arriva, perché ha deciso di lasciarle per venire dalle nostre parti. Proviamo a misurarci con le parole pronunciate da Papa Francesco in occasione dell’ennesimo naufragio nelle acque del Mediterraneo con centinaia di morti: “Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore, affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre; cercano una vita migliore. Cercavano la felicità…”.

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