L’homo reciprocus, il soggetto del dono, è quello che presuppone un individuo consapevole della propria incompiutezza e della propria dipendenza dall’altro. È un soggetto ferito che ospita l’alterità come sua dimensione interna, come sua differenza costitutiva che gli impedisce di ricomporsi nella illusoria autosufficienza dell’homo oeconomicus o di trincerarsi nella narcisistica indifferenza dell’homo democraticus.
(Elena Pulcini)